martedì 18 dicembre 2007

La ribellione della plastica

Grandi fastidi in sti giorni nella Sede Ufficiale… Le bottiglie di plastica si stanno ribellando un po’ alla volta… Le più grandi tentano il suicidio lanciandosi verso il pavimento!

Ma ecco che noi due, consci della nostra grande cultura scientifica, cerchiamo di dare una spiegazione a tutto ciò… tuttavia non siamo certi delle nostre conclusioni, d’altronde siamo un povero informatico e un (po’ meno) povero elettronico… E tutti e due abbiamo conservato ben pochi rimasugli delle nozioni di fisica generale… Fateci sapere se stiamo scrivendo cagate!!!

Analizzando il corpo del reato



Abbiamo come prima cosa notato che le nefande bottiglie sono particolarmente deformate… e questo ci ha fatto pensare, che è già una gran cosa di per sé… e una volta iniziato, non ci siamo più fermati, e questo è proprio un caso più unico che raro!! E abbiamo cominciato a sparare stronzate semiserie, supportati dall’osservazione che questi fattacci sono iniziati nel periodo in cui si sono raggiunte le temperature più basse.

Supponiamo di essere, per semplicità, in condizioni di volume costante (si ok, è come approssimare un cavallo in corsa con una sfera che rotola, ma d’altronde sono queste le approssimazioni a cui siamo avvezzi…). Allora ben sappiamo che in tali condizioni, ad un aumento di temperatura corrisponde un aumento di pressione (maggiore agitazione termica, mi pare di ricordare, no?).

Osserviamo che le bottiglie sono chiuse ermeticamente, e si può quindi considerare l’aria contenuta al suo interno come completamente isolata dall’esterno.



La nostra ipotesi è che le variazioni di temperatura (estremamente veloci nel nostro appartamento) comportino una deformazione delle bottiglie. Vediamo perché.
In condizioni di volume costante, il volume della bottiglia sommato a quella della stanza è sempre lo stesso. Se entra in gioco una variazione positiva di temperatura (consideriamo, ad esempio, l’accensione del termosifone, che in quattro e quattr’otto trasforma la cucina in un forno a legna) allora la pressione esterna alla bottiglia aumenta, mentre quella interna dovrebbe rimanere la stessa in quanto supponiamo che essendo la bottiglia isolata, l’aria al suo interno si scaldi molto più lentamente (il calore deve attraversare la plastica, detta in soldoni!).

Ben sappiamo comunque che la pressione interna non rimane certo costante, bensì tende a pareggiare quella esterna: questo sfocia in una diminuzione di volume (temperatura costante all’interno e diminuzione volume implicano pressione maggiore). Il volume diminuisce, la bottiglia di plastica si deforma, perde l’equilibrio, travolge tutte le altre che insieme fanno un casotto della madonna, e sandro e teo tirano giù un paio di santi e li spalmano sui muri!

Spiegato il misfatto!!!

A questo punto una piccola serie di domande…

…Perché la nostra cucina ha volume costante???

Perché si deformano sempre e solo in modo da cadere???

Perché non subiscono tutte la stessa deformazione e non cadono in contemporanea???

Perché cadono sempre in modo da fare il maggiore casino possibile???

Spiegazione alternativa, più ragionevole. Supponiamo sempre volume costante, e temperatura interna ed esterna che varia nella stessa maniera. Allora variazioni di temperatura negative non comportano variazioni nel volume della bottiglia. MA ora togliamo l’ipotesi di volume costante alla cucina… l’aria entra ed esce! Se si abbassa la temperatura, ho minore agitazione termica e in generale avrò quindi che entra aria (spifferi maledetti !). Questo vuol dire maggiore volume all’esterno, mentre dentro la bottiglia, la cui aria ha subito per ipotesi la stessa variazione di temperatura, ho lo stesso numero di molecole (perché sono in ipotesi di isolamento dall’esterno) ma con minore agitazione termica… ovvero… la pressione diminuisce! Per compensare questo, la bottiglia si schiaccia (minore volume = maggiore pressione per pareggiare).

Mah… riletta col senno di poi sembra una marea di cagate, di quelle che se il prof di Fisica te le legge, ti requisisce il libretto e si pulisce la chiappa fino a farla diventare lucida come quella di un marmocchio!

Se avete domande da fare, insulti da lasciare, accomodatevi! Tanto peggio di cosi non possiamo fare. :) E siate indulgenti, abbiamo fatto tutti sti gran discorsi semplicemente per avere la scusa ufficiale per non aver studiato ieri sera... Insomma l'importante non è capire perchè le bottiglie cadono bensì perder tempo sparando stronzate! (che alla fine è uno dei principi basilari di casa Batacchi...)

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